Porsche è una leida donna a donna
Si può essere innamorate della famiglia, della propria casa e del lavoro. È una questione di organizzazione e di autorevolezza nella gestione delle relazioni e delle mansioni.
La vita quotidiana di una famiglia non è così diversa da quella che si svolge in azienda. Ci vuole lavoro, passione, competenza e un po' di pazienza.
In tutto questo le donne hanno qualcosa da insegnare.
Il video presenta le figure femminili che lavorano al Centro Porsche Bergamo, un cameo delicato che ne racconta storia e sensibilità.
Il giovane Ferry Porsche nel 1947 maturò l’idea di costruire una vettura sportiva come piaceva a lui.
L’8 giugno 1948 la vettura sportiva con motore in posizione centrale, rispondente al numero di telaio 356-001, ottenne l’omologazione. La prima vendita fu conclusa nella primavera del 1949 e l’acquirente era Jolanda Tschudi che con il suo aliante aveva toccato il record svizzero partendo da un’elevazione superiore a 5000 metri e che prese parte a numerose spedizioni in Africa. E proprio al termine dei suoi studi di etnografia presso le popolazioni Touareg del Nordafrica, facendo ritorno a casa trovò ad attenderla la sua Porsche 356/2 cabriolet. Se non è eleganza questa!
Jolanda Tschudi
16 agosto 1955, a conquistare il record mondiale di velocità con la Porsche 550 RS Spyder sull’ 'autodromo di Linas-Montlhéry con una media oraria di 223 km/h è Annie Bousquet.
Si è rotta la gamba, ma il morale è alle stelle. Subito dopo cerca di stracciare il record sull’ora, ma uno pneumatico scoppia alla velocità di oltre 200 chilometri orari. Niente di grave, niente che la trattenga dal partecipare, l’anno successivo, il 30 giugno 1956 alla “12 ore” sul circuito di Reims-Gueux dove purtroppo alla curva Muizon perde la vita. Da qui prende vita il mito di una donna che ha personificato la vera essenza Porsche: irrequietezza, attivismo, indipendenza, non conformismo, ribellione, voglia di cambiamento, maestria.
Annie Bousquet.
La “gran dama” del tennis è Martina Navratilova che con sei titoli nel singolo è la sola detentrice del record al Porsche Tennis Grand Prix.
La passione della tennista fuoriclasse per le auto e per Porsche in particolare è risaputa. Le ama tutte. Ancora ricorda un viaggio di oltre trent’anni fa sull’autostrada tedesca a 220 km orari per due ore, con una punta di 300 km orari. E poi sa dove mettere le mani in un’auto. Sa come controllare il sovrasterzo e il sottosterzo. Sa cambiare una ruota, ma cosa più importante, conosce l’emozione della velocità e la ama.
Martina Navratilova
L’alleanza tra il Centro Porsche Bergamo e la tradizionale celebrazione della donna organizzata da Eppen, L’Eco di Bergamo e Bergamo tv nasce per raccontare un tipo di donna che si sta via via affermando da protagonista nei luoghi del lusso.
Abbiamo dunque chiesto ad alcune Porsche lovers di interpretare la “Guida per ragazze toste” scritto da Sabina Belli, Ceo di Pomellato, madre di tre figli, donna gentile, determinata e icona italiana del lusso.
Le dieci regole?
Prevedere e anticipare. Usare le buone maniere. Pensare in grande. Prendersi cura di sé. Contare su chi ti vuole bene. Investire il giusto. Fare network. Essere se stesse anche nel look. Saper dire no. Non esitare a chiedere.
Nella Ballata hanno sfilato clienti o amanti di queste auto icononiche. Eccole:
Claudia Pievani, Ceo di Miomojo
Valentina Astori, Coo di Arriva Italia
Ilaria Faini, medico di base
Barbara Cortinovis, imprenditrice
Laura Teresa Tappatà, docente universitaria
Stefania Scandella, responsabile marketing del Centro Porsche Bergamo
Giuliana D’Ambrosio, ristoratrice
Serena Brivio, giornalista di moda
Sara Doneda, imprenditrice
Francesca Nocenti, imprenditrice
Elena Riva, imprenditrice
Anna Lisa Sudati, imprenditrice